Trasparenza ed efficienza amministrativa

Il contesto amministrativo della nostra città è oggettivamente inadeguato e non risponde alle legittime aspettative e ancor meno ai diritti di tutti i cittadini. La macchina burocratica, dal cui buon funzionamento dipende l’ottenimento dei risultati, oggi si trova in una situazione che è palesemente disastrosa. Su 520 dipendenti del comune, 273, ovvero la maggior parte, sono a tempo determinato, ex articolisti etc. Un record poco invidiabile, che temiamo non abbia altri riscontri in Italia. Interi uffici, ad esempio quello fondamentale dei tributi, sono retti da personale con contratto a tempo determinato, a rischio di mancato rinnovo. Il personale a tempo indeterminato è quasi tutto oltre i 50 anni, fra 10 anni sarà quasi interamente in pensione. Non si è fatta nel tempo nessuna formazione e riqualificazione. Abbiamo una carenza incredibile ed una macchina burocratica fuori da ogni controllo politico.

L’efficienza della macchina burocratica è indispensabile per il funzionamento ottimale del Comune e per il raggiungimento degli obiettivi che ci prefiggiamo.

L’applicazione piena del controllo di gestione, tramite l’Organismo Indipendente di Valutazione previsto dalla legge, permetterà alla politica di definire gli obiettivi da raggiungere, quantificandoli attraverso precisi indicatori, e di verificare e premiare, di conseguenza, solo in base al loro raggiungimento. Il personale comunale va quindi motivato, formato e riqualificato, individuando e coprendo i ruoli oggi scoperti. Contestualmente, va inasprita la lotta all’assenteismo e all’inefficienza.

Occorre intervenire in maniera energica anche sui servizi informatici e digitali del nostro Comune, particolarmente inadeguati a gestire e a rendere trasparente la macchina burocratica. La nostra Amministrazione istituirà un Centro Elaborazione Dati, a norma di legge, al servizio delle esigenze informatiche di tutti gli altri uffici, per l’installazione di software, anche Open Source, per abbattere i costi delle licenze e della manutenzione e per la raccolta, l’incrocio e la tutela dei dati.

Tutti i flussi interni agli uffici, così come quelli verso l’esterno, devono essere informatizzati, solo dotandosi degli adeguati strumenti digitali si ottiene trasparenza ed efficienza,.

Attivare una gestione digitalizzata della Pubblica Amministrazione (”e-government”) migliora l’accessibilità e la qualità dei servizi dedicati alle imprese. Sia i privati che le aziende che operino con la pubblica amministrazione devono avere la vita semplificata, operando attraverso il portale del comune, tramite il quale devono potere anche effettuare pagamenti sicuri, come previsto dalla legge. Ma soprattutto devono poter verificare lo stato della propria istanza in modo che venga garantito il rispetto della cronologia e della priorità acquisita. Ciò renderebbe inutile qualsiasi “rizetta” o raccomandazione.

Lotta alla “rizetta”

Ad Acireale, infatti, è ormai tristemente noto a tutti il metodo della “rizetta“, così definito da un consigliere comunale nel corso dei lavori del civico consesso. Questo sistema sembrerebbe consistere nel fatto che diversi consiglieri, per fortuna non tutti, interpretano il proprio ruolo come supporto ad esigenze personali e non di interesse pubblico, per poi averne un tornaconto elettorale. Il tutto a discapito della importante azione politica del consigliere a difesa di interessi collettivi.

Faremo sì che il Comune diventi accogliente e che scompaia la necessità di dover chiedere aiuto al consigliere di turno.

Doteremo Acireale di un URP, Ufficio Relazioni con il Pubblico, efficiente e informatizzato, collegheremo il nostro Comune al sito web decorourbano.org, tramite il quale tutti i cittadini possano segnalare problemi ed inadempienze (buche, lampadine, rifiuti abbandonati etc.) e verificare che la propria richiesta venga servita.

Scoraggeremo la pratica della “rizetta” anche con l’istituzione di un registro di accesso agli atti in cui si riporti l’indicazione del consigliere, l’atto ed il motivo dell’accesso. E’ giusto che i consiglieri operino prima di tutto per il bene collettivo e dobbiamo anche difendere i lavoratori della pubblica amministrazione da sollecitazioni o interventi indesiderati.

Promuovere la trasparenza della Pubblica Amministrazione, per noi, significa anche adottare alcune misure indispensabili:

  • Garantire la trasparenza e la rotazione degli incarichi, l’assegnazione avverrà nel rigoroso rispetto delle norme vigenti e delle linee guida Anac;
  • Aggiornare il sito comunale in modo da renderlo efficace e comunicativo, sia nella forma che nei contenuti: bisogna e invogliare i cittadini a consultarlo;
  • Trasmettere in streaming tutte le riunioni del Consiglio Comunale e delle commissioni consiliari in un canale appositamente aperto all’interno del sito web comunale;
  • Pubblicare un Report trimestrale delle attività della giunta scaricabile dal sito comunale;
  • Pubblicare in forma di Open data  le informazioni significative dell’ente (bilancio, pagamenti, azione amministrativa etc.) per permettere sia agli acesi sia ai ricercatori di poter conoscere in forma numerica i dati del comune di Acireale.

Partecipazione e coinvolgimento dei cittadini

La partecipazione dei cittadini è l’elemento fondamentale della democrazia con cui si introducono i principi di equità, giustizia e destinazione delle risorse economiche ed umane della comunità. È attraverso il contributo attivo di ciascun cittadino che Acireale potrà risalire dal baratro in cui è caduta.

Partecipazione è quindi per noi una parola chiave, indispensabile per modificare lo Statuto Comunale, consentire le proposte popolari, favorire le consultazioni popolari senza quorum e gli incontri di quartieri e di frazione.

Partecipazione significa anche garantire ai cittadini la possibilità di controllo, attraverso una vera digitalizzazione della pubblica amministrazione, con un Ufficio Relazioni con il Pubblico moderno e che funzioni veramente, in cui operi personale qualificato e formato in modo da supportare l’interlocutore. I cittadini avranno la possibilità di segnalare on line eventuali disservizi sul territorio, sottoponendo problemi di natura spicciola (buche, lampadine, abbandono rifiuti, etc.) senza doversi relazionare con consiglieri e CAF e ottenere riscontro su come vengono gestiti (con rispetto della cronologia di intervento);

Il controllo da parte dei cittadini potrà avvenire anche grazie all’istituzione di un registro dei lavori pubblici che permetta a tutti di seguire l’iter dell’opera in tutte le fasi, dalla progettazione al collaudo.

Altro strumento fondamentale di coinvolgimento dei cittadini è il bilancio partecipativo. L’attuale iter, sperimentato nel nostro comune, è inadeguato e va modificato: deve essere prevista la consultazione popolare per scegliere le proposte a cui dare seguito, slegandole dal controllo politico che lascia oggi la scelta all’amministrazione di turno. Vogliamo istituire gli incontri di quartiere (Town Meeting) allo scopo di stimolare la partecipazione dal basso e raccogliere le proposte popolari, per farne argomento di discussione nel Consiglio Comunale. Anche per questo istituiremo la figura del referente per le frazioni, nominata dai residenti, una sorta di sindaco di frazione che curi gli interessi del proprio territorio di residenza, con un rapporto diretto con l’amministrazione.

Riduzione dei costi della politica

Altro punto sul quale agiremo con determinazione è quello della riduzione dei costi della politica, che hanno raggiunto livelli insostenibili, senza portare risultati soddisfacenti.

Proponiamo modifiche drastiche e riduzioni di spesa nella gestione degli organi di governo del comune di Acireale. Nella sindacatura Barbagallo i 29 consiglieri comunali sono costati ai contribuenti acesi, fino a febbraio 2018, 1.428.390 € in gettoni di presenza. A questi vanno aggiunti i costi legati al presidente del Consiglio, che riceve un compenso lordo di 1.414 € mensili, i rimborsi alle aziende per il tempo speso dai consiglieri in commissioni e consigli e lo straordinario da riconoscere ai dipendenti per l’attività di supporto svolta fuori dall’orario di lavoro.

I consiglieri della passata consiliatura hanno ridotto il valore del gettone da 66 a 63 €, non applicando la Legge, che prevede invece un importo massimo di 35,78 €. Fortunatamente, il prossimo Consiglio Comunale dovrà ottemperare definitivamente a quest’obbligo di riduzione. Ridurremo drasticamente il numero di sedute sia di consiglio che di commissioni, oggi arrivate ad un numero stratosferico, tanto da produrre 23.111 gettoni.